Convegno internazionale di studi – I sessione, organizzato dall’Archivio del Moderno, dal Centre Ledoux, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, INHA Institut national d’histoire de l’art, Parigi e dall’Académie de France à Rome, Villa Medici. In collaborazione con: Università degli Studi Roma Tre, Scuola dottorale in Culture e trasformazioni della città e del territorio - Sezione Storia e conservazione dell’oggetto d’arte e d’architettura, Cité de l’architecture & du patrimoine, Parigi, Museo Cantonale d’Arte, Lugano, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma.
Ascona, Fondazione Monte Verità e Centro Stefano Franscini, 5-8 ottobre 2006.
Curatori: Daniel Rabreau, Centre Ledoux, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne; Letizia Tedeschi, Archivio del Moderno, Mendrisio.
Interventi di: Piervaleriano Angelini, Osservatorio Quarenghi, Bergamo; Alberto Artioli, Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, Milano; Margherita Azzi Visentini, Politecnico di Milano; Liliana Barroero, Università degli Studi Roma Tre; Stefano Bosi, Università degli Studi di Milano; Emmanuel Château, Centre André Chastel Université Paris 4 Sorbonne-CNRS, Parigi; Angela Cipriani, Accademia Nazionale di San Luca, Roma; Gian Paolo Consoli, Politecnico di Bari; Valter Curzi, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Blanche de la Taille, Centre Ledoux, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, Parigi; Elena Dellapiana, Politecnico di Torino; Fabrizio Di Marco, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Renzo Dubbini, Università IUAV di Venezia; Rossella Fabiani, Soprintendenza Friuli-Venezia Giulia, Trieste; Sabine Frommel, École pratique des hautes études IV section, Parigi; Luigi Gallo, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Centre Ledoux, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne – INHA, Parigi; Jean-Philippe Garric, École d’architecture de Paris-Belleville; Pascal Griener, Université de Neuchâtel; Elisabeth Kieven, Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Roma; Jean-Michel Leniaud, École des Chartes, École pratique des hautes études, Parigi; Isabelle Levêque, Centre Ledoux, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne – INHA, Parigi; Fabio Mangone, Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Luigi Mascilli Migliorini, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”; Monique Mosser, Centre André Chastel Université Paris 4 Sorbonne-CNRS, École d’architecture de Versailles; Odile Nouvel, Musée des Arts-décoratifs, Parigi; Hans Ottomeyer, Deutsches Historisches Museum, Berlino; Antonio Pinelli, Università degli Studi di Pisa; Pierre Pinon, École d’architecture de Paris-Belleville; Daniel Rabreau, Unversité Paris 1 Panthéon-Sorbonne, Parigi; Pier Paolo Racioppi, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Orietta Rossi Pinelli, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Bénédicte Savoy, Technische Universität Berlin; Letizia Tedeschi, Archivio del Moderno, Mendrisio; Sergio Villari, Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Il Convegno Internazionale di Studi La cultura architettonica italiana e francese in epoca napoleonica: pratiche professionali e questioni stilistiche è articolato in due sessioni: una prima, presso il Centro Seminariale Stefano Franscini – Monte Verità di Ascona (5-8 ottobre 2006), che ha lo scopo di focalizzare e approfondire l’inquadramento teoretico e metodologico attraverso cui indagare e interpretare la cultura architettonica in epoca napoleonica; una seconda, che avrà luogo, dopo un anno, all’Académie de France – Villa Medici di Roma (ottobre 2007), in cui si andrà ad approfondire una scelta serie di tematiche e singoli casi – personalità e fabbriche, situazioni urbanistiche, formazione e professione di differenti protagonisti, ruolo di istituzioni ed enti – emersi o messi a fuoco nella prima sessione.
Le giornate di studio si svolgono nell’ambito di un progetto di ricerca quadriennale promosso dall’Archivio del Moderno dell’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana e dal Centre Ledoux, Université Paris I Panthéon-Sorbonne – INHA, in collaborazione con la Scuola dottorale in Culture e trasformazioni della città e del territorio-Sezione Storia e conservazione dell’oggetto d’arte e d’architettura dell’Università degli Studi Roma Tre; progetto polarizzato sui rapporti tra cultura architettonica italiana e francese in epoca napoleonica.
Il convegno intende approfondire la rinnovata ibridazione tra cultura francese e italiana, nel tentativo di portare nuovi contributi all’eredità complessiva che ha determinato, in parte, il volto dell’architettura moderna, delle città europee e del territorio su cui si è radicata la contemporaneità.
Movendo da questo particolare e fecondo intreccio si va ad implicare una più ampia e articolata riflessione sulle idee, la formazione, gli stili, le tipologie e morfologie del costruito e le conseguenti pratiche professionali che vanno determinando la cultura architettonica europea, nel periodo che corre dal tempo della creazione delle cosiddette “repubbliche sorelle”, la stagione di Napoleone primo console, a quello caratterizzato dai continui mutamenti che animano l’intera turbolenta quanto trionfale epopea napoleonica, corrispondente alla creazione dell’Impero. E, con la sua fine, la successiva e nuova svolta sovvenuta con la Restaurazione, condizionata da quanto precede e tuttavia portatrice, sul fronte architettonico, di idee, stili, pratiche peculiari.
A conclusione del progetto di ricerca si prevede la realizzazione di una mostra, coprodotta dal Museo Cantonale d’Arte di Lugano e dalla Cité de l’architecture & du patrimoine di Parigi. L’esposizione sarà inaugurata in Svizzera, presso il Museo Cantonale d’Arte di Lugano e l’Accademia di architettura di Mendrisio, nell’ottobre-dicembre 2008, per poi essere successivamente presentata a Parigi, nel febbraio-aprile 2009, presso la Cité de l’architecture & du patrimoine al Palais de Chaillot.
L’objet de ce colloque est d’étudier les liens entre les cultures française et italienne à l’époque napoléonienne et dans la période immédiatement postérieure, afin de mieux comprendre leur influence sur l’architecture moderne des villes européennes. A partir de ces liens particuliers et féconds, on peut naturellement engager une réflexion large sur les idées, la formation et les styles, sur les typologies et les morphologies de la construction ainsi que sur les pratiques professionnelles qui vont déterminer la culture architecturale européenne, dans la période qui va de la création de ce qu’on a appelé “les Républiques sœurs” – Napoléon Bonaparte étant alors Premier Consul – jusqu’à l’avènement de l’Empire. Cette épopée napoléonienne, aussi agitée que triomphale, fut, en effet, marquée par des bouleversements continus de tous ordres, qui eurent des conséquences incontestables dans le domaine architectural. A la fin de cette période, la Restauration tourne une nouvelle page, en partie conditionnée par tout ce qui précède et cependant porteuse de ses propres idées, de ses styles et de ses pratiques en matière d’architecture.
En conclusion du programme de recherche il est prévu une exposition, co-produite par le Museo Cantonale d’Arte di Lugano et la Cité de l’Architecture et du Patrimoine de Paris. Cette exposition sera inaugurée en Suisse, et se tiendra au Museo Cantonale d’Arte di Lugano et à l’Accademia di architettura de Mendrisio d’octobre à décembre 2008, avant d’être présentée à Paris, à la Cité de l’Architecture et du Patrimoine au Palais de Chaillot, en février-avril 2009.