[tavola rotonda]
Tavola rotonda promossa da BSI Architectural Foundation e dalla Fondazione Querini Stampalia in collaborazione con l’Accademia di architettura di Mendrisio e l’Archivio del Moderno, Mendrisio; evento collaterale della XIII Mostra internazionale di architettura – la Biennale di Venezia.
Venezia, Fondazione Querini Stampalia, 22 settembre 2012.
Interventi di: Mario Botta, Accademia di architettura, Mendrisio; Solano Benitez, Diébédo Francis Kéré, Bijoy Jain, vincitori della prima, della seconda e della terza edizione del BSI Swiss Architectural Award.
Giunto alla sua terza edizione, il BSI Swiss Architectural Award sbarca quest’anno alla 13. Mostra Internazionale di Architettura – la Biennale di Venezia con un Evento Collaterale dedicato a celebrare l’importanza di un premio ideato per promuovere e riflettere sull’architettura contemporanea. Dal 22 settembre al 7 ottobre 2012, infatti, una mostra fotografica documenterà, attraverso gli scatti del fotografo italiano Enrico Cano, una selezione delle opere dei vincitori delle prime tre edizioni del premio: Solano Benitez (Paraguay, vincitore 2007-2008), Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso/Germania, vincitore 2009-2010) e Studio Mumbai (India), vincitore dell’edizione 2011-2012.
Per sottolineare l’importanza di questo evento, in occasione dell’inaugurazione della mostra, il 22 settembre 2012 alle ore 11.00 presso la Fondazione Querini Stampalia si terrà una tavola Rotonda moderata da Mario Botta (Svizzera), presidente della giuria del BSI Swiss Architectural Award, cui prenderanno parte Bijoy Jain, fondatore di Studio Mumbai, Solano Benitez e Diébédo Francis Kéré.
Promosso con cadenza biennale dalla BSI Architectural Foundation, con il patrocinio dell’Ufficio Federale della Cultura della Confederazione elvetica e dell’Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera Italiana), e il coordinamento dell’Archivio del Moderno, a Mendrisio, il premio BSI Swiss Architectural Award intende segnalare all’attenzione del pubblico architetti di tutto il mondo che abbiano offerto, attraverso il loro lavoro, un contributo rilevante alla cultura architettonica contemporanea, dimostrando particolare sensibilità nei riguardi dell’equilibrio ambientale.
Il vincitore dell’edizione 2012, Studio Mumbai, a cui verrà conferito il premio il 20 settembre 2012 all’Accademia di architettura di Mendrisio, è stato selezionato tra 26 candidati provenienti da 12 paesi. La giuria ha premiato all’unanimità Studio Mumbai per la qualità delle opere presentate e per l’originalità del processo da cui derivano: “un processo fondato su un raffinato sapere artigianale che viene riconsiderato e valorizzato attraverso una costante interazione tra disegno e costruzione e un metodo di lavoro collettivo in cui i diversi apporti concorrono inscindibilmente al risultato finale”. Mario Botta, presidente della giuria, spiega che “di Studio Mumbai colpiscono le modalità del processo creativo e la ricerca di un rapporto con la storia e la memoria del luogo che, fondandosi su di un sapere costruttivo sedimentato, approda a un linguaggio contemporaneo alieno da cedimenti nostalgici”.
I protagonisti della mostra:
Solano Benitez (Vincitore BSI Swiss Architectural Award 2008)
Nato ad Asuncion nel 1963, Solano Benitez si laurea nel 1986 alla Facoltà di Architettura dell’Università Nazionale di Asuncion; vincitore del “premio nacional de arquitectura 1989-1999” del collegio degli architetti paraguaiani; finalista del II “premio Mies van der Rohe de arquitectura latinoamericana”; rappresentante del Paraguay alle Biennali di Venezia, di Sao Paulo e di Lisbona capitale della cultura iberoamericana.
Docente in diverse università sudamericane, statunitensi e spagnole, Solano Benitez è Fondatore del “Gabinete de Arquitectura”, studio professionale con sede ad Asuncion.
Diébédo Francis Kéré (Vincitore BSI Swiss Architectural Award 2010)
Diébédo Francis Kéré, nato nel Burkina Faso nel 1965, dopo l’apprendistato da falegname, inizia a lavorare nella capitale Ouagadougou, partecipando come docente a corsi di formazione professionale organizzati con il sostegno del Bundesministerium für wirtschaftliche Zusammenarbeit und Entwicklung della Repubblica federale tedesca. Nel 1990, grazie a una borsa di studio, si trasferisce a Berlino, dove si laurea nel 2004 alla Technische Universität, di cui diventa docente nell’ottobre dello stesso anno.
La sua attività di architetto prende avvio già durante gli studi. Nel 1998 costituisce l’associazione “Schulbausteine für Gando”, grazie alla quale raccoglie fondi per la costruzione di una nuova scuola primaria nel proprio villaggio natale. La scuola elementare di Gando ha presto destato attenzione e riconoscimenti internazionali per la sua qualità e nel 2004 il suo autore è stato insignito dell’Aga Khan Award for Architecture, cui sono seguiti nel 2007 il Zumtobel Award for sustainable Architecture, il Global Award for Sustainable Architecture nel 2009, il Marcus Prize nel 2011 e, nel 2012, il Global Holcim Award 2012 Gold.
Studio Mumbai (Vincitore BSI Swiss Architectural Award 2012)
Fondato da Bijoy Jain, Studio Mumbai è una struttura costituita da abili artigiani e architetti che progettano e costruiscono direttamente le loro opere. Formatosi nel corso del tempo, questo gruppo condivide uno spazio fisico nato da un processo iterativo, dove le idee sono esplorate attraverso la produzione di modelli a scala reale, plastici, materiali di studio, schizzi e disegni. L’essenza del lavoro di Studio Mumbai consiste nella relazione tra paesaggio e architettura. La sua sfida risiede nel dimostrare, nel campo della creazione architettonica, il potenziale insito nel processo di dialogo collettivo e di condivisione diretta delle conoscenze.
Bijoy Jain è nato a Mumbai, India, nel 1965 e si è laureato nel 1990 alla Washington University di St. Louis, USA. Ha lavorato a Los Angeles e a Londra tra il 1998 e il 2005, quando è tornato in India per fondare il proprio studio.