Francesco Antonioni con Annalisa Viati per il volume 'Architettura e design'
Marco Zanuso, Architettura e design, Officina Libraria
a cura di Luciano Crespi, Letizia Tedeschi, Annalisa Viati Navone
Il volume propone una lettura critica dell’opera e del pensiero di Marco Zanuso, professore al Politecnico di Milano e tra i protagonisti dell’architettura e del design italiani del Novecento.
Fin dagli anni della sua formazione Zanuso coniuga un’intensa attività professionale negli ambiti dell’architettura e del design, condotta a stretto contatto con i settori più innovativi dell’industria italiana, con un’attiva partecipazione al dibattito architettonico del dopoguerra come membro del CIAM, del Movimento di Studi dell’Architettura, dell’ADI e dell’INU. Nella sua veste prima di capo-redattore della rivista “Domus” (1946-1948) poi di redattore di “Casabella-Continuità” (1953-1956), partecipa al dibattito architettonico di quegli anni, introducendo temi dei quali sarà uno dei più brillanti interpreti nel corso degli anni successivi: dall’urgenza della ricostruzione alle potenzialità della prefabbricazione edilizia, dalla conoscenza dei processi produttivi industriali al rapporto tra architettura e design, dalla sperimentazione sui nuovi materiali alla collaborazione dell’architettura con le arti, dal ruolo dell’architetto nella società industriale alla “progettazione integrata”.
Ai moltissimi progetti di design diventati icone del Novecento – dai mobili Arflex e Gavina, agli apparecchi radiotelevisivi Brionvega, alle macchine per cucire Borletti – affianca una originale attività di architetto, improntata a un “peculiare umanesimo”. Lo stesso che ne orienta l’insegnamento al Politecnico di Milano dove, tra l’altro, contribuirà in modo determinante alla nascita della Facoltà del Design.
a cura di Luciano Crespi, Letizia Tedeschi, Annalisa Viati Navone
Il volume propone una lettura critica dell’opera e del pensiero di Marco Zanuso, professore al Politecnico di Milano e tra i protagonisti dell’architettura e del design italiani del Novecento.
Fin dagli anni della sua formazione Zanuso coniuga un’intensa attività professionale negli ambiti dell’architettura e del design, condotta a stretto contatto con i settori più innovativi dell’industria italiana, con un’attiva partecipazione al dibattito architettonico del dopoguerra come membro del CIAM, del Movimento di Studi dell’Architettura, dell’ADI e dell’INU. Nella sua veste prima di capo-redattore della rivista “Domus” (1946-1948) poi di redattore di “Casabella-Continuità” (1953-1956), partecipa al dibattito architettonico di quegli anni, introducendo temi dei quali sarà uno dei più brillanti interpreti nel corso degli anni successivi: dall’urgenza della ricostruzione alle potenzialità della prefabbricazione edilizia, dalla conoscenza dei processi produttivi industriali al rapporto tra architettura e design, dalla sperimentazione sui nuovi materiali alla collaborazione dell’architettura con le arti, dal ruolo dell’architetto nella società industriale alla “progettazione integrata”.
Ai moltissimi progetti di design diventati icone del Novecento – dai mobili Arflex e Gavina, agli apparecchi radiotelevisivi Brionvega, alle macchine per cucire Borletti – affianca una originale attività di architetto, improntata a un “peculiare umanesimo”. Lo stesso che ne orienta l’insegnamento al Politecnico di Milano dove, tra l’altro, contribuirà in modo determinante alla nascita della Facoltà del Design.
Pubblicazione del volume Marco Zanuso architettura e design
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